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Plastica
TOYOE
I produttori moderni stanno spingendo oltre i limiti del tradizionale riciclaggio meccanico, rivolgendosi al riciclaggio chimico come soluzione più avanzata. A differenza dei metodi meccanici che spesso lottano con materie plastiche miste o contaminate, il riciclaggio chimico rompe i rifiuti di plastica a livello molecolare, abilitando una lavorazione più efficiente di flussi di plastica complessi e sbloccando un maggiore potenziale per la conversione di scarico, segnando un salto chiave nella gestione della plastica sostenibile in modo sostenibile in plastica sostenibile in plastica sostenibile |
Clariter guida questo progresso con il suo trattamento chimico brevettato in tre fasi. Questo processo trasforma i rifiuti di plastica misti in prodotti finali di alta qualità: solventi alifatici senza zolfo e inodore, olio minerale bianco e paraffina bianca in neve. Questi materiali non sono solo a basso impatto: servono da ingredienti per oltre 1.000 beni di consumo, chiudendo il ciclo di plastica trasformando i rifiuti in risorse preziose che rientrano nei cicli di produzione quotidiani
Clariter offre un caso tipico: il suo processo di trattamento chimico in tre fasi proprietario trasforma i rifiuti di plastica misti in solventi alifatici senza zolfo e inodore, olio minerale bianco e paraffina bianca in neve, con questi prodotti utilizzati come materie prime per produrre più di 1.000 beni di consumo. | |
Questa tecnologia offre un'impronta di carbonio negativa netta: emissioni inferiori dell'82% rispetto all'incenerimento tradizionale. Il materiale di rivoluzione ARPRO del Gruppo JSP utilizza polipropilene riciclato al 90%; Attraverso il suo progetto ARCYCLE, costruisce una catena di approvvigionamento a circuito chiuso per garantire una qualità del materiale riciclato stabile. | |
Per gli imballaggi alimentari, l'Autorità per la sicurezza alimentare dell'India ha autorizzato RPET (poliestere riciclato) per uso di bevande; La Coca-Cola Bangladesh ha aperto la strada all'acqua in bottiglia al 100%, riducendo il consumo di energia del 70% rispetto alla plastica vergine. |
I produttori moderni stanno spingendo oltre i limiti del tradizionale riciclaggio meccanico, rivolgendosi al riciclaggio chimico come soluzione più avanzata. A differenza dei metodi meccanici che spesso lottano con materie plastiche miste o contaminate, il riciclaggio chimico rompe i rifiuti di plastica a livello molecolare, abilitando una lavorazione più efficiente di flussi di plastica complessi e sbloccando un maggiore potenziale per la conversione di scarico, segnando un salto chiave nella gestione della plastica sostenibile in modo sostenibile in plastica sostenibile in plastica sostenibile |
Clariter guida questo progresso con il suo trattamento chimico brevettato in tre fasi. Questo processo trasforma i rifiuti di plastica misti in prodotti finali di alta qualità: solventi alifatici senza zolfo e inodore, olio minerale bianco e paraffina bianca in neve. Questi materiali non sono solo a basso impatto: servono da ingredienti per oltre 1.000 beni di consumo, chiudendo il ciclo di plastica trasformando i rifiuti in risorse preziose che rientrano nei cicli di produzione quotidiani
Clariter offre un caso tipico: il suo processo di trattamento chimico in tre fasi proprietario trasforma i rifiuti di plastica misti in solventi alifatici senza zolfo e inodore, olio minerale bianco e paraffina bianca in neve, con questi prodotti utilizzati come materie prime per produrre più di 1.000 beni di consumo. | |
Questa tecnologia offre un'impronta di carbonio negativa netta: emissioni inferiori dell'82% rispetto all'incenerimento tradizionale. Il materiale di rivoluzione ARPRO del Gruppo JSP utilizza polipropilene riciclato al 90%; Attraverso il suo progetto ARCYCLE, costruisce una catena di approvvigionamento a circuito chiuso per garantire una qualità del materiale riciclato stabile. | |
Per gli imballaggi alimentari, l'Autorità per la sicurezza alimentare dell'India ha autorizzato RPET (poliestere riciclato) per uso di bevande; La Coca-Cola Bangladesh ha aperto la strada all'acqua in bottiglia al 100%, riducendo il consumo di energia del 70% rispetto alla plastica vergine. |